Per cercare di spiegare cosa abbia giustificato un’ascesa tanto rapida delle conquiste talebane, ormai al controllo di oltre la metà delle capitali provinciali e delle città più importanti, il dito viene puntato sia sulla debolezza dell’esercito afgano (soldati «fantasma», incapacità di agire in autonomia, corruzione, diserzioni) sia su quella dell’esecutivo i cui errori sono sotto gli occhi di tutti a cominciare da Ashraf Ghani, il Presidente, che finora ha tenuto accentrato il comando, non accettando di non essere più lui alla guida o rifiutando di far parte di un governo di coalizione con la guerriglia. Ghani ha anche imposto alle...