Sono trascorsi trent’anni da quando, il 15 settembre 1993, i killer di Cosa nostra agli ordini dei fratelli Graviano uccisero don Pino Puglisi, il parroco palermitano che annunciava il Vangelo dal pulpito della sua chiesa e per le strade del suo quartiere, lavorando perché Brancaccio diventasse più vivibile – le lotte insieme ai cittadini per la scuola, i servizi sociosanitari, le fognature – e i suoi abitanti potessero liberarsi dal dominio mafioso. E SONO PASSATI dieci anni da quando la Chiesa cattolica lo ha proclamato beato, martire «in odio alla fede», come si legge nel decreto vaticano firmato da papa...