ExtraTerrestre

Lento e sostenibile, il turismo non per caso

Sono 66 gli espositori iscritti nella sezione di Fa’ la cosa giusta! 2019 dedicata al turismo responsabile e sostenibile. Nell’anno nazionale del turismo lento, tanto spazio per programmare esperienze di […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 marzo 2019

Sono 66 gli espositori iscritti nella sezione di Fa’ la cosa giusta! 2019 dedicata al turismo responsabile e sostenibile. Nell’anno nazionale del turismo lento, tanto spazio per programmare esperienze di viaggio innovative e valorizzare i territori italiani meno conosciuti dai flussi internazionali. Molte proposte fanno riferimento al camminare, che ogni anno si arricchisce di nuove proposte e itinerari. Tra le novità c’è il «Cammino nelle Terre Mutate», il primo itinerario escursionistico solidale d’Italia, messo a punto da Associazione Movimento Tellurico, Federtrek e APE-Associazione Proletari Escursionisti – sezione di Roma. È un viaggio di 14 giorni da Fabriano a L’Aquila, lungo il sistema di faglie che dal 1997 a oggi hanno sconvolto l’Appennino Centrale.

C’è poi il «Sentiero dell’Inglese», in Calabria: un cammino nell’Aspromonte Greco, tra borghi che conservano usi e tradizioni secolari, maestosi uliveti, bergamotti e affascinanti fiumare. L’itinerario di 115 chilometri, da Pentadattilo a Staiti, può essere compiuto da soli o accompagnati da esperte guide, per conoscere abitudini, tradizioni e saperi locali.

Sempre al Sud è la «Via Peuceta», sette giorni di cammino a piedi tra Bari e Matera, Capitale europea della cultura 2019.
Il progetto «Marche Outdoor» propone invece nuovi percorsi ciclabili ad anello su tutto il territorio regionale: ciclovie sviluppate su strade secondarie a bassa percorrenza, che partono dal mare e raggiungono le montagne solcando crinali, tra bellezze naturalistiche, produzioni e tradizioni locali.

Spazio, infine, alla Lombardia, con le iniziative di Fondazione Cariplo nell’ambito del programma AttivAree: verranno presentati a Fa’ la cosa giusta! il «Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali», nato per promuovere lo sviluppo turistico sostenibile in Valle Trompia e Valle Sabbia (aderiscono cooperative sociali per l’inserimento lavorativo di persone fragili, che gestiscono le attività ricettive sul territorio), e la «Greenway», la ciclabile che attraverserà l’alta montagna bresciana, tre percorsi (slow bike, mtb e road bike) destinati a fruitori diversi, dal relax tra i boschi e il lago alle panoramiche alture delle Prealpi.

Chi ancora prende l’aereo potrà sfogliare i cataloghi per viaggi in Africa, Asia e America Latina degli operatori di turismo responsabile, chi vorrà potrà riflettere sull’incubo dell’overtourism, quello che colpisce città come Venezia o Barcellona, ma anche territori fragili come le Cinque Terre. Perché esiste un turismo insostenibile, che snatura i territori.

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