Economia

L’Enac indaga le compagnie: non rimborsano

L’Enac indaga le compagnie: non rimborsanoPasseggeri all'imbarco in aeroporto – Foto LaPresse

Voli Cancellati L'ente pronto a sanzionare chi continua a cambiare i collegamenti e proporre voucher

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 giugno 2020

Basta voucher, servono i rimborsi in caso di cancellazione dei voli. L’avvertimento era già arrivato. Ma ora per le compagnie che continuano a cancellare voli usando come «scusa» il Covid potrebbero scattare le sanzioni. L’Enac – l’ente per l’aviazione civile – ha infatti fatto sapere che sta avviando le istruttorie per eventuali sanzioni alle compagnie aeree per il mancato rispetto del Regolamento comunitario di tutela dei passeggeri, che prevede il rimborso del biglietto (e non il voucher) in caso di cancellazione del volo. L’Enac aveva già richiamato le compagnie con una comunicazione ai vettori operanti in Italia lo scorso 18 giugno, invitandole al rispetto del Regolamento comunitario 261 del 2004 che tutela i passeggeri nei casi di ritardi, cancellazioni, overbooking e mancata informativa.
Ma l’avvertimento non sarebbe stato ascoltato, visto che le compagnie non sembrano aver cambiato atteggiamento. Dai primi riscontri, spiega infatti l’Ente, «sembrerebbe che alcune compagnie aeree continuino a cancellare voli adducendo come causale l’emergenza Covid-19 e riconoscendo ai passeggeri solo un voucher».
Dal 3 giugno sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, ricorda l’Autorità per l’aviazione civile. Quindi le cancellazioni dopo quella data «sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza», puntualizza l’Enac, ricordando che il Regolamento Comunitario prevede, nei casi di cancellazione di voli per cause non collegate all’emergenza Covid-19, che le compagnie forniscano ai passeggeri: l’informativa; la riprotezione; il rimborso del prezzo del biglietto (non la corresponsione di un voucher); la compensazione, ove dovuta. Di fronte a questa situazione, ora l’Enac ha deciso di passare ai fatti: l’Ente sta infatti avviando gli accertamenti che porteranno all’erogazione di sanzioni nei confronti dei vettori in caso di accertata violazione del Regolamento.
Soddisfatti i consumatori. «Bene, ottima notizia! Chiediamo all’Enac di irrogare la sanzione massima prevista, nel più breve tempo possibile», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori (Unc). «È gravissimo, infatti – sostiene – continuare ad applicare la normativa sui voucher, nonostante dal 3 giugno siano ripresi regolarmente i voli in Europa. I consumatori, in caso di cancellazione del volo, hanno ormai diritto di scegliere tra il rimborso entro sette giorni senza penali dell’intero costo del biglietto o la riprotezione, ossia l’imbarco su di un volo alternativo per la destinazione finale non appena possibile o ad una data successiva a lui più conveniente, a seconda della disponibilità di posti».

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