La decisione del Consiglio di Stato ha appena confermato la sospensione del decreto di abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5 che era stata disposta dal presidente della Provincia di Trento. Mentre MJ5 è ancora in libertà nei boschi trentini, l’orsa JJ4, a cui è stata attribuita la responsabilità della morte del runner Andrea Papi, è rinchiusa nel recinto del Casteller, assieme a M49, catturato nel 2019 perché ritenuto problematico per le razzie effettuate. La LAV è una delle poche realtà che ha visitato il Centro. «Il centro di recupero della fauna alpina del Casteller è stato concepito come una struttura di accoglienza temporanea. Occupa un’area di circa 8 mila mq, suddivisa in 3 recinti. Uno spazio insufficiente per una animale abituato a spostarsi per decine di km ogni giorno».
Massimo Vitturi della LAV, è entrato al Casteller. Con emozione ha incrociato lo sguardo di M49, reso celebre dalle due rocambolesche fughe da quella che è una vera roccaforte: a separare gli orsi dalla libertà c’è un metro e mezzo di muro di cemento, da cui parte un altro metro e mezzo di sbarre d’acciaio a loro volta sormontate da 3 metri di lastre che si inclinano verso l’interno. «E’ stata una grande emozione essere squadrato da un animale di così grosse dimensioni e con quella storia alle spalle. Ha fatto molto scorribande, era attratto dall’odore del latte e del formaggio, ma non ha mai sfiorato un essere umano. I tentativi di fuga dimostrano la sua vitalità. Quando mi ha visto si è alzato sulle zampe posteriori perché era incuriosito, poi ha cominciato a mostrare segni di insofferenza, anche perché eravamo tanti».
Non è stato possibile invece vedere JJ4: passa le ore diurne in una tana di cemento e si fa vedere solo la sera. I due animali mangiano regolarmente e non sono sottoposti a sedazione. «Si tratta di una struttura inadeguata per ospitare a lungo degli orsi. Abbiamo la disponibilità del Libearty Sanctuary in Romania per accogliere JJ4, abbiamo già predisposto un piano di trasferimento. Cosa aspetta la provincia di Trento?»