La Polonia fa un parziale dietrofront sulla controversa «legge shoah« entrata in vigore a marzo scorso: niente più carcere per chi utilizza espressioni come «campi di sterminio polacchi». Nella giornata di mercoledì il Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, ha cancellato due degli articoli più contestati del discusso emendamento alla legge sull’Istituto Nazionale di Memoria (IPN). UN PROVVEDIMENTO che aveva suscitato la condanna della comunità internazionale, Stati uniti e Israele in testa. Chiunque tenterà di attribuire alla nazione polacca «crimini contro l’umanità, contro la pace nonché altri crimini durante la guerra» non sarà più punibile con la reclusione fino...