Sono diciassette attorno al tavolo i rappresentanti della maggioranza che hanno in mano il dossier delle riforme istituzionali e oggi tornano a vedersi per cominciare a parlare di legge elettorale. Solo un primo giro d’orizzonte che servirà a precisare le ragioni per cui si vuole cambiare il sistema di voto come conseguenza del taglio dei parlamentari. Ragioni anticipate oltre un mese fa, quando si raggiunse un primo accordo di maggioranza: la nuova legge dovrà «garantire più efficacemente il pluralismo politico e territoriale». L’identikit di una legge pienamente proporzionale e quella resta la soluzione più probabile, modulata con il gioco delle...