Le due statuette conquistate dai film giapponesi all’ultima edizione degli Oscar e le reazioni all’evento, hanno dato il là ad alcune interessanti considerazioni sulle politiche e sull’ecosistema distributivo dell’arcipelago. Come è noto, Il ragazzo e l’airone, il film diretto da Hayao Miyazaki, si è aggiudicato il premio per il miglior lungometraggio animato, mentre il team di Godzilla Minus One, guidato dal regista Takashi Yamazaki, quello per gli effetti speciali. Nei giorni seguenti alla manifestazione, alcuni osservatori, per lo più al di fuori dell’arcipelago, hanno commentato su queste vittorie e sul fatto che entrambi i film non sono disponibili in streaming in Giappone, e come questa sia stata un’occasione sprecata per far arrivare i due film ad un pubblico più ampio.
In realtà, sia Godzilla Minus One che Il Ragazzo e l’airone non sono mai scomparsi del tutto dai teatri dell’arcipelago. Il film con il lucertolone è uscito nel Sol Levante nel novembre del 2023, mentre il lungometraggio targato Ghibli addirittura nel luglio dello scorso anno. In tutti questi mesi entrambi hanno continuato ad essere proiettati in alcune sale giapponesi, in maniera molto ma molto sporadica naturalmente, magari solo una volta al giorno e in orari meno di punta, ma comunque non scomparendo del tutto dal cartellone.

UNO DEGLI EFFETTI  dei due riconoscimenti ottenuti a Hollywood è stato quello di rinvigorire le proiezioni dei film in questione nei cinema, aumentate in maniera esponenziale nei giorni successivi alla notte degli Oscar, fatto che a sua volta ha contribuito a lanciare i due lungometraggi nei primi dieci posti al box office nipponico dello scorso fine settimana. Godzilla Minus One ha scalato la classifica fino al quarto posto, addirittura davanti a Dune – Parte due, mentre Il ragazzo e l’airone è arrivato fino all’ottavo.

SE LA CONQUISTA degli Oscar è un avvenimento speciale e difficilmente ripetibile, il perdurare di certi titoli di successo per mesi e mesi in alcune sale dell’arcipelago è qualcosa che è già successo alcune volte, anche in anni recenti. Uno dei casi più eclatanti in questo senso è stato The First Slam Dunk, lungometraggio animato diretto da Takehiko Inoue, campione d’incassi nell’annata scorsa e film che è rimasto nelle sale giapponesi per mesi, naturalmente solo in alcuni teatri e negli ultimi mesi della sua distribuzione. Succede quindi che alcuni titoli, sono solitamente ma non esclusivamente animazioni, possano stare nelle sale per lungo tempo e questo anche grazie, o a causa secondo i punti di vista, al colosso Toho. Oltre a produrre la maggior parte dei film giapponesi responsabili per i più grandi incassi, la compagnia è il più grande distributore in patria ed è proprietario di una delle più popolari catene di multiplex nipponiche.
Entrambi i film, come si scriveva in apertura, non sono al momento disponibili in streaming nell’arcipelago, Godzilla lo sarà nel prossimo futuro, mentre per quel che riguarda Il ragazzo e l’airone probabilmente non arriverà in streaming, in quanto nessuno dei lavori Ghibli è mai stato reso disponibile, in Giappone, su piattaforme online.
Un altro caso interessante è quello di RRR, il colossal indiano diretto da S. S. Rajamouli, che ha debuttato nelle sale nipponiche nell’ottobre del 2022 e che è ancora oggi proiettato in alcuni teatri dell’arcipelago. La popolarità del lungometraggio, di nicchia naturalmente, ha dato il là a proiezioni che sono diventate vere e proprie feste e anche all’adattamento del film in un musical teatrale concepito e recitato dal famoso teatro di rivista di sole donne Takarazuka.

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