Forse in pochi lo ricordano ma quando, nel 1997, il Ministro della Pubblica istruzione, Luigi Berlinguer, propose la sua riforma dell’esame di maturità in Senato scoppiarono dei tafferugli. I leghisti, allora all’opposizione, non accettavano di «farsi dare lezioni di democrazia» e si premuravano di far scoppiare «una zuffa generale» fra i banchi del parlamento. Quello che non andava giù alla Lega era principalmente la questione della mancata parità di trattamento delle scuole private che, secondo la nuova proposta di esame, venivano in qualche modo penalizzate. Non mancarono comunque nemmeno le proteste degli studenti a rilevare l’anacronismo di un esame che...