«La Repubblica islamica non collasserà in tempi brevi e non credo che il sistema sia riformabile. Il movimento riformista ha fallito, ad aver perso la pazienza sono soprattutto i giovani. Le recenti proteste sono state scatenate dalla crisi economica, ma la repressione ha conferito loro una forte connotazione politica. L’opposizione non è sufficientemente organizzata, gli attivisti in esilio non riescono a trovare un denominatore comune che permetta loro di accantonare le differenze». Inizia così la conversazione con l’attivista iraniana, naturalizzata americana, Azadeh Pourzand. Ricercatrice per i diritti umani e direttrice della Fondazione Siamak Pourzand per la promozione della libertà di...