Le macchine della memoria di Erik Kessels
Una delle opere esposte nella mostra di Erik Kessels
Cultura

Le macchine della memoria di Erik Kessels

Intervista Il potere effimero delle immagini. Parla l’artista olandese, autore di «Album Beauty» e del quale è stata recentemente inaugurata una mostra all’interno della rassegna «Fotografia europea
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 29 maggio 2015
Black Mirror, prima serie. Scena finale del terzo episodio. Liam avanza spaesato nella sua vuota casa. È solo. Eppure, grazie al microchip impiantato nel collo, che ha registrato scene della passata vita familiare, rivede la moglie e la figlia, andate ormai via, in ognuna delle stanze in cui mette piede. Finché quegli incancellabili flashback non diventano una tortura e, con un colpo di rasoio, il dispositivo sottopelle non viene rabbiosamente estirpato. È fantascienza, distopia futuristica andata in onda nel 2011, nel Regno Unito. La fobia per un principio di robotizzazione, tuttavia, resta nell’aria, seppure resa meno angosciante dall’illusione di ipervisibilità...
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