Cultura

Le libraie che coltivano le relazioni anche in quarantena

Le libraie che coltivano le relazioni anche in quarantena

Librerie Il Posto delle Favole, luogo per i lettori in erba all'Esquilino, aveva appena riaperto quanto si è abbattuto il virus. Qualche consiglio di lettura dalle sue «timoniere»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 aprile 2020

Il Posto delle favole, nel cuore dell’Esquilino a Roma, è nata come libreria per ragazzi nel 2010 con l’idea di dare spazio e visibilità alle pubblicazioni di qualità, ma nel dicembre 2018 le sue «agitatrici» (Francesca Spuntarelli, Caterina Marinucci e Simona Tosini) sono state costrette a chiudere per il caro affitti che dilaga in centro. Con audacia, l’anno dopo hanno riaperto (ottobre 2019), confermando la scelta di via Merulana, che considerano la loro casa. Hanno riavviato una rete (anche di piccolissimi lettori), mantenendo alta l’attenzione alle relazioni. «Il nostro obiettivo – raccontano – è far germogliare l’amore per i libri e per le belle illustrazioni, che nella letteratura per l’infanzia sono una parte fondamentale del ’messaggio’».

Ancora oggi, nella loro libreria ci sono stampe e illustrazioni in esposizione e in vendita. Letture, mostre di disegnatori, iniziative con le case editrici, con il festival del cinema e con Più libri e più liberi hanno accompagnato la rinascita della libreria, fondata sull’ascolto dei clienti, «imparando il loro linguaggio, i gusti e consigliando libri per affrontare momenti di crescita, di difficoltà, di passaggio». In queste settimane di quarantena, si è spezzato il legame stretto con le persone (anche se la riapertura delle librerie – il 14 aprile – è ormai imminente, ndr)

«Non abbiamo mai pensato di trasformarci in un negozio che vende con un click, anche se ci stiamo organizzando per le consegne a casa che in questo momento e, probabilmente nei prossimi mesi, sarà un servizio prezioso. Il nostro primo problema è la disponibilità economica per far fronte agli impegni: parlando con i nostri collaboratori e fornitori (soprattutto piccoli editori e artigiani) ci stiamo rendendo conto che anche loro saranno in difficoltà, se noi non paghiamo. Quindi stiamo aderendo col cuore (e col portafoglio) all’appello lanciato da governo e produttori #chipuòpaghi. Così, abbiamo pensato all’iniziativa del Libro bond, un buono da acquistare oggi e spendere entro Natale (l’importo si può scegliere).
Qualche consiglio per i giovani lettori e lettrici dale libraie? Una storia che emoziona come La ragazza che legge le nuvole di Elena Castiglioni Giudici (Il Castoro), ma anche The frozen boy di Guido Sgardoli (edizioni San Paolo), una vicenda «al limite del fantascientifico, che in realtà parla di vita e di sentimenti». Senza dimenticare il centenario di Gianni Rodari, «un autore che parla a tutte le età»: le Favole al telefono sono un balsamo fatato in tempi di isolamento.

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