«Un mattino partiamo, il cervello in fiamme/il cuore gonfio di rancori e desideri amari/ e andiamo, al ritmo delle onde, cullando/ il nostro infinito sull’infinito dei mari».     Mentre per la Grecia si consumano le ore più lunghe – tra le resistenze della Germania e le pressioni degli Stati Uniti – nell’attesa della «sentenza» dell’Eurogruppo che deciderà le sorti di centinaia di migliaia di lavoratori, il cinema di quel paese può ancora raccontarci storie universali ed esistenziali, astratte dalle contingenze, per quanto amare, dell’oggi. Così come Il viaggio di Baudelaire ci parlava dell’irrequietezza dell’animo umano attraverso la metafora dell’esplorazione...