Le femmine
Preferite la classe con maschi e femmine come la nostra o vi piacerebbe di più avere una classe solo di maschi o solo di femmine? “Per me va bene così”. […]
Preferite la classe con maschi e femmine come la nostra o vi piacerebbe di più avere una classe solo di maschi o solo di femmine? “Per me va bene così”. […]
Preferite la classe con maschi e femmine come la nostra o vi piacerebbe di più avere una classe solo di maschi o solo di femmine?
“Per me va bene così”. “Solo di femmine”. “No, per me va bene così”. Anche per me”. “Solo di maschi”. “No, sarebbe più noioso”. Per me va bene così”. “Io sto bene così”. “Anche io, perché così poi ci conosciamo meglio”. “A scuola i bambini possono andare in bagno quando devono fare i loro bisogni. Ci sono i bagni dei maschi e i bagni delle femmine, ma questo non vuol dire che sono più bravi i maschi e più belle le femmine, perché anche se siamo diversi, siamo tutti bravi e belli uguali”. “Io preferisco sempre la classe mista di maschi e femmine perché è più divertente”. “Così come adesso, così impariamo a stare insieme e a conoscerci meglio”. Perché ci sono bagni per maschi e per femmine? “Beh, Giuseppe, perché così è meglio”. “Perché facciamo la pipì in modo diverso”. “Però i bagni solo uguali”. “Perché noi siamo diversi”. “Io mi ricordo quando in Terza una mia compagna di classe che si chiama Elena è andata alla maestra.“Maestra, Igor e Simone vengono sempre nei bagni delle femmine. Noi femmine glielo abbiamo detto di non venire. Di andare nei bagni dei maschi. Loro continuano a venire!” “Ci sono dei bagni diversi perché è più divertente”. “Per non guardarsi mentre si fa la pipì”. “Per l’igiene”. “Per l’educazione”.
Perché vi piace di più stare mischiati insieme maschi e femmine?
“Per me a scuola è bello stare insieme maschi e femmine, per essere amici e scambiarsi le cose”. “Per imparare a scambiarsi le cose bisogna prestarsele senza paura che dopo un tuo amico o una tua amica te le ruba o te le rompe, altrimenti dopo lei non le presta a te”. “Se un bambino ha un gioco e un altro bambino un altro gioco, scambiandoseli ognuno ha due giochi invece di uno.
Faccio una domanda solo ai bambini, ai maschi: come si fa ad andare d’accordo con le femmine?
“Certe volte, per me che sono un maschio, è difficile capire le liti tra femmine. A volte basta una parola, uno sguardo, perché non siano più amiche tra loro come lo erano fino a un secondo prima”. “Per stare bene con le femmine bisogna non stargli troppo addosso”. “Bisogna fare ogni tanto qualche mossa buffa”. “Bisogna essere un po’ simpatico”. “Non bisogna picchiarle, non bisogna fargli subito male”. “Non bisogna offenderle”. “Bisogna farle ridere, non piangere”. “Non bisogna disturbarle mentre chiacchierano o giocano tra di loro”. “Bisogna… Bisogna farli delle volte dei complimenti”. “Non bisogna comandarle”
Quali sono le differenze tra maschi e femmine?
“Di solito le femmine tengono i capelli più lunghi”. “I vestiti delle bambine sono più colorati di quelli dei maschi”. “Se le femmine non decidono insieme, bisticciano e dopo non fanno niente. Ad alcune di loro non piace il calcio”. “Di solito le femmine leggono di più: almeno nella nostra classe”. “Le bambine fanno più confronti”.
Ma tra maschi e femmine ci sono anche molte uguaglianze.
“Anzi, per me ci sono più uguaglianze che differenze. E poi ho capito che è meglio non fare troppe differenze tra maschi e femmine se no alla fine si bisticcia sempre”. “Per esempio, se in un gruppo c’è qualcuno che piange o rimane indietro e nessuno degli altri lo aiuta, è impossibile che abbia il punto anche se la maggioranza dei bambini del gruppo ha fatto tutti i compiti giusti e senza errori. E non importa se resta indietro un maschio o una femmina. Questo perchè in un gruppo, come dice anche la parola stessa, bisogna lavorare bene tutti insieme, tutti in gruppo, non ognuno per suo conto”. “I gruppi migliori non sono solo quelli che fanno le cose più giuste o più in fretta, ma che fanno le cose più giuste e più in fretta facendole tutte insieme senza fare errori ma anche lavorando tutti insieme senza bisticciare, senza fare distinzioni tra maschi e femmine”. “Io nei gruppi dove c’è anche qualche femmina mi diverto di più che in quelli dove siamo solo noi maschi e lo dico anche se io sono un maschio, non mi vergogno a dirlo”.
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