Le favole dall’Europa
Nemmeno nei peggior bar di Caracas riescono a credere alle favole che arrivano dall’Europa. Come capofila dei Paesi che riconoscono l’autoproclamazione golpista di Guaidó, si propongono infatti La Gran Bretagna, […]
Nemmeno nei peggior bar di Caracas riescono a credere alle favole che arrivano dall’Europa. Come capofila dei Paesi che riconoscono l’autoproclamazione golpista di Guaidó, si propongono infatti La Gran Bretagna, […]
Nemmeno nei peggior bar di Caracas riescono a credere alle favole che arrivano dall’Europa. Come capofila dei Paesi che riconoscono l’autoproclamazione golpista di Guaidó, si propongono infatti La Gran Bretagna, la Francia, la Spagna…e la Polonia. Lo fanno dicono «per la democrazia» e contro il «caos Maduro» . Ora, in Gran Bretagna stanno preparando l’evacuazione manu militari della regina per via del caos ulteriore che si produrrebbe con il «no deal» dell’Ue sulla disastrosa Brexit sovranista; in Francia Macron, piccolo Bonaparte in marcia, vede ogni giorno una protesta sociale sempre più diffusa che ormai dai jilet jaune – alcune frange incitano alla guerra civile – passa ai sindacati, e tutti gli chiedono di andarsene e di indire nuove elezioni, ma lui dice no per «non soggiacere alla piazza»; in Spagna i presidenti delle autonomie costituzionali, come la Catalogna, ancorché regolarmente eletti, subiscono mandati di cattura, sono costretti all’esilio e rischiano l’arresto come i membri eletti del governo autonomo già finiti in galera; in Polonia i leader dell’opposizione li ammazzano a coltellate… Viva la democrazia.
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