Certo, non si può dire che il nuovo segretario del Pd Zingaretti abbia potuto godere di una qualche «luna di miele»: le critiche si moltiplicano, una certa aria di delusione si diffonde. Diciamo subito che questi giudizi sono un po’ ingenerosi: sottovalutano gravemente quanto sia impossibile la missione di salvare e rilanciare il Pd, o almeno quanto essa risulti ardua e complicata. Zingaretti sarà anche, di suo, troppo prudente, ma la macchina che è stato chiamato a guidare è davvero ingestibile. Si prenda il suo primo atto politico del post-elezioni: la nomina della nuova segreteria. Alcuni incarichi sono stati subito...