Vado al cimitero acattolico di Roma e vagando tra Keats, Shelley e Gregory Corso gli sbatto contro: uno straccetto rosso, come quello arrotolato al collo ai partigiani e, presso, l’urna, sul terreno cereo, diversamente rossi, due gerani. Lì lui sta, bandito e con dura eleganza non cattolica, elencato tra estranei morti: Le ceneri di Gramsci… mi accosto… e di colpo SBAM! SBATT! di lì sotto un rumore duro e sordo: topi? SBATABÀM! SBATASBÀTT! No no… troppo fracasso e mi vien la pelle d’oca! Chiamo il guardiano: «è già da un po’ che fa così» minimizza, «fa così… chi?»; «lui, er sor’ Antonio, è dal maggio 2023 che se rivorta ne la tomba. Ma da martedì nun trova proprio pace». Esco frastornato. Perché Gramsci si rivolta nella tomba? Cosa è successo martedì scorso? Bel rompicapo. È venerdì e prima di rincasare vado a compare il pesce, pago… e l’occhio mi cade sul giornale con cui m’incartano l’orata: l’Unità! Il giornale fondato da Antonio Gramsci di cui Piero Sansonetti è il nuovo direttore guarda caso… proprio dal maggio del 2023! E ariguarda caso… la copia è giusto quella di martedì 26 marzo!! Scosto il pesce e spunta un titolo cubitale: «Berlusconi pacifista»…

GASP! Sotto un’attenta analisi degli appunti scritti a mano dall’Unto del Signore nel lettone del San Raffaele. Leggo tutto d’un fiato: «(…) l’Uomo di Arcore fissa una corposa alterità rispetto all’attuale ceto politico (…) Uomo del fare che si congeda dalle cure intramondane scrivendo un Manifesto che incide a chiare lettere alcuni valori ultimi non negoziabili (…) Berlusconi vuole un mondo di pace!» Ok, ma vorrei una controprova da persona informata dei fatti: la giornalista Natalia Melikova della Nezavsinaya Gazeta, per esempio, quella che nella famosa conferenza stampa tenuta dal Cavaliere insieme a Putin, chiese al leader russo della sua relazione con una minorenne… Putin le lanciò un’occhiata assassina e il Cav la puntò mimando con le mani un mitra: TA-TA-TA-TA-TA-TÀ! E la Melikova memore della sorte di Anna Politkovskaja che scappa via in lacrime. Da allora ha fatto perdere le sue tracce e infatti al telefono non mi risponde. Come del resto quel centinaio di migliaia di ucraini che oramai del telefono non sanno più cosa farsene, che il pacifista di Arcore volle rassicurare personalmente: «Vladimir vuole solo insediare a Kiev un governo di persone per bene.» Acqua passata? Ok allora si fa così: il Colonnino Infame lascia riposare in pace Silvio Berlusconi e L’Unità lascia riposare in pace Antonio Gramsci.