Perché le alghe? Per una molesta voglia di esotico? Perché non ci bastano i nostri alimenti tradizionali, salutari e apprezzati in tutto il mondo? No. Ne parliamo prima di tutto perché queste verdure di mare e i loro derivati sono già presenti nella nostra giornata come componenti indispensabili di una serie di prodotti e di alimenti di uso comune, dal budino al gel per capelli, dal dentifricio agli integratori proteici, vitaminici e minerali, dal gelato alla carta, dal sale aromatizzato ai fertilizzanti, dai farmaci specifici alla schiuma da barba, dalla carne in scatola ai prodotti per pasticceria, ecc.

Senza ovviamente dimenticare gli usi culinari, che non sono tipici solamente dei popoli orientali, ma che hanno una lunga tradizione anche in molti altri Paesi. Comprese le zone costiere del Mediterraneo, i Paesi Nordeuropei e la nostra Italia.

Dove si preparano e si apprezzano le zeppoline napoletane, gustosi impasti lievitati e fritti, arricchiti di lattuga di mare. O l’insalata di mare catanese (mauru) a base di alghe rosse. Molti ristoranti attenti al territorio propongono piatti della tradizione (ad esempio a base di pasta o di pesce) ma integrati e arricchiti con alghe di mare. Le alghe marine contengono quantità a volte sorprendenti di sostanza nutritive e funzionali. Calcolando valori medi, nelle alghe disidratate troviamo carboidrati (30-50%), proteine (circa il 6-7%), grassi polinsaturi (dalle alghe si ricavano gli acidi grassi omega-3 a catena lunga, benefici per la salute del cuore e dotati di spiccate qualità antinfiammatorie), fibre e soprattutto minerali e vitamine.

Lo iodio è così abbondante da sconsigliare il consumo regolare di alghe di mare ai soggetti con problemi tiroidei, soprattutto se in terapia farmacologica. Il contenuto di calcio e di ferro è molto generoso, tanto da superare di molte lunghezze (da 2 a 30 volte) gli alimenti usualmente prescritti (latticini, carne) in caso di carenza dietetica di questi minerali.

Le alghe sono ingredienti molto versatili in cucina. E se i vostri famigliari non ne vogliono sapere? Cominciate così: inserite piccole quantità di alghe (ad esempio uno/due centimetri di alga kombu) nel minestrone di verdure, poi frullate il tutto a fine cottura. Il sapore del vostro minestrone sarà migliore. Oppure aggiungete un pizzico di alghe tagliate sottili alla cicoria ripassata in padella con uno spicchio d’aglio. Che bontà!