Nel suo A quattordici anni smetto. Ragazzi senza più paura (edizioni Zolfo, pp. 208, euro 18) Livia Pomodoro ci consegna un ritratto interessante di adolescenti e ragazzi migranti, emarginati e deviati da famiglia, sfruttamenti vari, solitudine. E anche se nel libro la capacità di riscatto e rinascita è sottolineata – nonostante alcune situazioni siano davvero disperate -, le storie hanno il merito di inchiodare alle loro responsabilità non solo i poteri (criminali e non) ma anche gli adulti, spesso del tutto incapaci di concepire la complessità e stratificazione di un’ardua età di passaggio. Sono dodici storie, diverse l’una dall’altra, che...