Jimmy Keene e Larry Hall sono agli antipodi, vivono in mondi separati, destinati a non entrare mai in collisione. Il primo è uno spacciatore, figlio di un ex poliziotto che vive nel lusso portandosi dietro i rimpianti del ragazzo cresciuto a pane e football americano. Jimmy non è diventato il grande quarterback, non ha nemmeno seguito le orme del padre, ha subìto i problemi famigliari, ha nascosto i suoi demoni dietro un sorriso e un’enigmatica disponibilità ad ascoltare il prossimo.

SOPRATTUTTO, ha riempito la sua vita di denaro, bei vestiti ed effimere relazioni sessuali. E poi si è fatto beccare nel lussuoso appartamento con la droga e un variegato arsenale bellico, prendendosi una condanna di dieci anni.
Larry vive a Wabash in uno dei tanti anonimi luoghi dell’Indiana, invisibile ai più, sicuramente al fratello gemello che durante la gravidanza si è nutrito dei suoi alimenti primari, al padre che vedeva in lui un ragazzo buono a scavare fosse e a recuperare dalle bare ogni tipo di oggetto prezioso, alle ragazze che lo osservavano distrattamente senza dargli quell’importanza che lui, invece, reclamava disperatamente. Larry con le sue basette di un’epoca dimenticata, che gira con il furgone con prodotti per pulizie radicali, che adora le rievocazioni della Guerra Civile, che vuole ostinatamente dare un senso alla sua vita. E il motivo lo trova, forse, uccidendo ragazze. Vorrebbe confessare per mettersi al centro dell’attenzione. E lo fa. Ma poi smentisce. Forse è solo un millantatore, forse è un serial killer. Siamo a metà degli anni Novanta. Larry è momentaneamente in carcere per il presunto omicidio di Jessica Roach, la ragazza in bicicletta, che il corso irregolare del tempo ha collocato sulla stessa strada di Larry. E di Jimmy, anche se lui ancora non lo sa.

La serie si sviluppa su piani narrativi paralleli seguendo i personaggi principali con dei flashback a spiegarne storie e parabole esistenziali.

QUESTE SONO LE PREMESSE di Black Bird, miniserie in sei puntate di Apple Tv+, creata dallo scrittore e produttore esecutivo Dennis Lehane, tratta dal romanzo autobiografico realizzato a quattro mani da James Keene e Hillel Levin, uscito in Italia per Piemme con il titolo Il falco (In With the Devil).
Le vicende di Larry e Jimmy si incrociano perché un procuratore e un agente Fbi propongono una via d’uscita allo spacciatore. Libertà immediata se riuscirà a fare amicizia in carcere con il serial killer e se otterrà oltre alla confessione dei delitti anche i luoghi dove le ragazze uccise sono state sepolte. E così l’orrore si mescola a strani sentimenti d’amicizia. Le personalità si sdoppiano e se Larry immagina per una volta nella sua vita qualcosa di costruttivo, per Jimmy inizia un processo distruttivo, una discesa agli inferi.
Black Bird contiene i classici elementi della serie che si sviluppa su piani narrativi paralleli seguendo i personaggi principali con dei flashback a spiegarne storie e parabole esistenziali. Niente di originale, si potrebbe dire. Ma estremamente efficace, perché Lehane, che oltre ai suoi libri, tra scritture e produzioni vanta nel suo curriculum titoli come Boardwalk Empire, Shutter Island, The Wire, Mystic River, è autore capace di cogliere i demoni che agitano un individuo e che lo conducono a un’esistenza infelice per propria volontà.

OTTIMAMENTE interpretato da Taron Egerton (Jimmy) e Paul Walter Hauser (Larry), Black Bird è anche l’ultima prova d’attore di Ray Liotta, il padre di Jimmy, l’uomo che più di ogni altro incarna il fallimento del mito basato sulla famiglia e l’operosità. Perché alla fine, anche in questo racconto a tinte noir, tutto ruota intorno a figure di padri, madri e fratelli, nella falsa speranza che la felicità si possa ottenere per mezzo di una legge naturale.