«Un originale autentico». Così Joe Dante ha ricordato Larry Cohen, una delle menti più libere, idiosincratiche e spericolate della storia del cinema indipendente Usa, scomparso qualche giorno fa a ottantadue anni. Newyorkese nel profondo del Dna (era cresciuto a Washington Heights, e non perse mai l’accento), allenato dalle strade di Manhattan e scrivendo per la tv, quasi sempre autore delle sceneggiatura dei suoi film (di cui spesso controllava anche i diritti), Cohen viene accorpato alla rivoluzione dell’horror degli anni settanta, in particolare per suo maggiore successo, Baby Killer (It’s Alive,1974). Ma il suo rapporto con il genere era più obliquo,...