L’arma più forte
Il colonnino infame Il programma culturale di Sangiuliano è ricco di sorprese: un'anteprima
Il colonnino infame Il programma culturale di Sangiuliano è ricco di sorprese: un'anteprima
Non solo i saluti romani visti con simpatia dal Presidente del Consiglio dei Ministri o i busti del duce conservati con amore dal Presidente della Camera dei Deputati, qua, per un pieno, gramsciano conseguimento dell’egemonia culturale, bisogna riappropiarsi di quella che Benito Mussolini sapeva essere l’arma più forte: il Cinematografo. In tal senso il Ministro della Cultura l’ha già detto chiaro e tondo: basta fondi ai film di sinistra. E così, ora Sangiuliano s’è messo di chiatto pure nell’Accademia che decide sui David di Donatello. Ma poiché deve ancora leggersi i libri che gli erano sfuggiti – cioè tutti – dell’ultimo Premio Strega, dov’era in giuria, circa le trame dei film in circolazione gli diamo un aiutino.
FOGLI AL VENTO Premier eletto dar popolo, bavaglio ai giornalisti, minacce ai magistrati, un nuovo reato al giorno… sembra una commedia triste di Aki Kaurismaki con, al vento, i fogli d’una Costituzione nata dalla Resistenza.
CHI SOGNA VINCE Il regista Taika Waititi ci racconta di una squadra di sfigati che dopo il 31 a 0 delle ultime elezioni sogna un recupero alle prossime europee. Ma la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? Nel dubbio niente Schlein capolista, meglio Marzullo.
FERRARAGNI In questo nuovo biopic di Michael Mann, le avventure spericolate di un’imprenditrice, con Penelope Cruz nella parte di Chiara Ferragni, Adam Driver in quella di Fedez e la Baiocco in quella del brand che rifila sòle.
C’E’ ANCORA DOMANI? Nuovo film della Cortellesi sulla condizione di donne e bambine… a Gaza. In tempo di guerra come in tempo di «pace».
ANATOMIA D’UNA RICADUTA Se nel film premiato ai Golden Globe si straparla di uomo fragile che muore cadendo da una finestra, qua sui fragili che muoiono come mosche per il ritorno del Covid… silenzio di tomba!
COME PUÒ UNO SPOGLIO Il borghese Pio nei panni dell’europeista Tusk vince le elezioni in Polonia ma quel cafonazzo di Amedeo nei panni del sovranista Kaczynski rutta, scureggia e vuole invalidare le elezioni.
NAPOLEAN De Laurentis si crede l’Imperatore di Napoli e come Napoleone con l’esercito francese a Waterloo ora ne sprofonda la squadra di calcio verso zona retrocessione. Dalle stelle alle stalle.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento