L’app che allena a praticare il cunnilingus
Habemus Corpus Visto che ormai tutto passa per il cellulare, i creatori di Lickster hanno immaginato un’applicazione anche per questo tipo di allenamento che consiste, per forza di cose, nel leccare letteralmente il telefonino
Habemus Corpus Visto che ormai tutto passa per il cellulare, i creatori di Lickster hanno immaginato un’applicazione anche per questo tipo di allenamento che consiste, per forza di cose, nel leccare letteralmente il telefonino
Sembra una vera app, in realtà Lickster è uno dei tanti video realizzati da quei mattacchioni di Funny Or Die (divertiti o muori), società di produzione creata da due comici americani, Will Ferrell e Adam McKay, che dal 2007 si divertono a turbare moralisti, ben pensanti e chi si prende moooolto sul serio. Negli anni hanno coinvolto nelle loro scorribande su argomenti come cibo, sesso, politica, educazione dei figli, vacanze, gestione delle feste comandate, sport, cambiamenti climatici gente come Charlize Theron, Barack Obama, Jeff Goldblum, Eva Mendes, Marion Cotillard, Ryan Gosling, Selena Gomez, Zach Galifianakis.
Ma torniamo a Lickster. Si tratta di una lezione di cunninglingus, materia che andrebbe diffusa perché, come dicono i creatori del video, l’85% delle donne non prova orgasmo e quindi avere un pene non significa anche saperlo usare, così come ignorare l’arte dei preliminari rischia di ridurre il sesso a un misero e insoddisfacente su e giù penetrativo che sa più di ginnastica che di erotismo. Il cunnilingus è più facile da teorizzare che insegnare nella pratica perché le attività destinate alla camera da letto non sono facili da eseguire di fronte a un insegnante o a una classe che ti controllano, a meno di essere delle pornostar, ma anche in questo caso c’è da dubitare della reale efficacia della lezione perché, si sa, le porno attrici sono abituate a recitare e quindi a fingere. La soluzione trovata da Funny Or Die è semplice.
Visto che ormai tutto passa per il cellulare, hanno immaginato un’applicazione anche per questo tipo di allenamento che consiste, per forza di cose, nel leccare letteralmente il telefonino.
Ci si trova, quindi, di fronte allo schermo su cui compare una vagina illuminata e con le zone erogene colorate dal rosa al fucsia, quasi come una discoteca con luci stroboscopiche. Una serie di frecce indica la direzione in cui bisognerebbe muovere il muscolo boccale per ottenere l’effetto desiderato e c’è pure un misuratore di pressione, non sanguigna ma della lingua. Il training tiene conto di tutto: posizione, ritmo e appoggio, movimenti dal basso verso l’alto, incrociati e a cerchio, esercizi di punta o di piatto, pressioni, esplorazioni.
Naturalmente l’applicazione, come qualunque programma di fitness scaricabile sul telefonino, fornisce anche i tempi di allenamento consigliati ed eseguiti, il punteggio acquisito (se arrivi a 288 punti sei un Saliva Samurai), i costi per sperimentarsi sulle varie aree e che vanno da 1,99 dollari per labbra grandi e piccole e perineo, 5,99 per l’ano che, evidentemente, è più ostico da trattare.
Non è escluso che, a questo punto, qualcuno pensi di realizzare davvero un simile programma. Se dovesse succedere, non invidio gli ingegneri a cui verrà chiesto di creare l’algoritmo perché dovranno risolvere un sacco di questioni in quanto le vagine non sono tutte uguali, non si comportano tutte allo stesso modo e, soprattutto, la loro reattività non dipende solo da questioni meccaniche. Se così fosse, avremmo già risolto tutto con i vibratori.
La provocazione di Lickster ha tuttavia un merito, quello di ricordare che la pratica orale esiste, può dare grandi soddisfazioni e bisognerebbe applicarla tenendo conto della parità di genere. Sarà invece molto difficile dedicare un programma analogo agli esercizi per lei su di lui e per una banale ragione di forma e dimensioni dei cellulari che, fino ad ora almeno, sono piatti e rettangolari. Una volta tanto abbiamo un vantaggio. Nessuno ci chiederà mai di infilarci in bocca uno smartphone.
mariangela.mianiti@gmail.com
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