L’apertura dei grillini: «Si volta pagina»
5 Stelle In una mail interna il movimento apprezza il discorso del nuovo presidente della Repubblica
5 Stelle In una mail interna il movimento apprezza il discorso del nuovo presidente della Repubblica
Il giudizio è in un mail interna arrivata ai deputati ed è estremamente positivo. «Dopo due anni in cui non siamo stati tutelati – è scritto – è ora di voltare pagina». E ancora: ricordando come temi quali legalità, lotta alla mafia e alla corruzione siano stati definiti «priorità assolute», si conclude con un entusiastico «noi ci siamo».
Il M5S promuove il discorso che Sergio Mattarella ha tenuto ieri mattina a Montecitorio dopo aver giurato come nuovo presidente della Repubblica. E quella che i grillini fanno al capo dello Stato è un’apertura non scontata, anche se subordinata a molti «vedremo» frutto più che altro di una precauzione obbligatoria per chi – negli utimi 22 mesi – ha avuto un pessimo rapporto con il precedente inquilino del Colle. Del resto, pur avendo scelto di non votarlo, i grillini – salvo qualche eccezione – non hanno nascosto di nutrire stima nei confronti dell’ex ministro Dc. Posizione confermata anche dalla repentina retromarcia fatta da Grillo che, dopo aver accusato Mattarella di aver mentito sull’uranio impoverito quando era ministro della Difesa e dopo aver rifiutato di essere presente al Quirinale insieme agli altri leader politici, ieri mattina ha pubblicato un post in cui fa a Mattarella gli auguri per il settennato e chiede di essere ricevuto per potergli spiegare la posizione del M5S su reddito di cittadinanza e altri temi importanti per il movimento.
Che il disgelo fosse nell’aria, del resto a Montecitorio lo si è capito presto. Ad esempio sono stati proprio i parlamentari grillini, con i colleghi di Sel, a lanciare l’applauso quando Mattarella nel suo discorso ha ricordato come la Costituzione preveda il ripudio della guerra. Un passaggio apprezzato, come apprezzati sono stati i richiami all’importanza della lotta alla mafia, espressi con un richiamo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (Grillo che gli aveva chiesto di esprimere solidarietà al pm siciliano Nino Di Matteo, titolare dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia), ma anche il contrasto della corruzione, la promessa di imparzialità e i riferimenti ai giovani parlamentari portatori di nuove energie. «E’ scontato che il presidente debba essere imparziale. I nostri parlamentari lo hanno applaudito proprio perché ci è sembrato un miracolo sentire un presidente della Repubblica dire che sarà imparziale e non un giocatore. Questo è sicuramente un punto da apprezzare» commenta Roberto Fico, membro del direttorio e presidente della commissione di vigilanza Rai.
«Non ci sono sfuggiti – prosegue la mail interna dei deputati grillini – alcuni passaggi del suo discorso: a cominciare dal riferimento alle ferite al tessuto sociale generate dalla crisi». Massima attenzione anche ai riferimenti alla necessità di un’inversione del ciclo economico per uscire dalla crisi. «Pensiero – dicono i deputati 5 stelle – a cui noi accostiamo due semplici parole: reddito di cittadinanza».
Un invito a non fidarsi più di tanto dei grillini arriva però a Mattarella da Napolitano: «All’inizio erano molto ossequiosi anche con me, poi gli è girata in un altro modo», è l’avvertimento dell’ex presidente.
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