Non si ha ancora un quadro chiaro del provvedimento sulle pensioni, ma è perlomeno certo che il governo si vuole appoggiare al sistema delle banche per finanziare il cosiddetto Ape, l’uscita anticipata che secondo quanto è emerso ieri, dopo l’incontro tra esecutivo e sindacati, dovrebbe arrivare fino ai 63 anni. Una sorta di mutuo ventennale da cui sarebbero esentate solo alcune categorie più deboli, con i costi a carico dello Stato. Cgil, Cisl e Uil concordano con l’impianto generale della riforma, anche se contestano alcuni punti (non c’è ancora chiarezza sulle penalizzazioni, e verrebbero esclusi dai benefici maggiori ad esempio...