Nicola Nociforo: «Il ritrovamento del corpo dilaniato di un bimbo nel bosco in cui era stato portato dalla madre nel mese di agosto, mi ha fatto pensare ai corpi dilaniati di ogni guerra, o sciolti nell’acido della violenza mafiosa, o dispersi nel Mediterraneo nei terribili attraversamenti della speranza. C’è un filo conduttore tra questi immani segni della tragedia umana? I bambini e le bambine, le donne e gli uomini i cui corpi smembrati e insepolti giacciono nel fondo o sulla superficie dei nostri mari, cercavano rifugio dalle guerre e dalle tirannie, dai morsi dilanianti della fame. Esistono sempre più luoghi...