La tesi iniziale è che la parola amore esiste, come recitava il titolo del film di Mimmo Calopestri uscito nel ’98, ma spesso è così irretita nella propria retorica, dell’uso che se ne fa nel quotidiano, da perdere di senso. Ci pensa Roberto De Gaetano a ridarle significato, tanto più in relazione al cinema; a ricondurla in quell’alveo filosofico che le è proprio, attraverso un libro uscito di recente per Marsilio, Le immagini dell’amore, ulteriore precisazione del suo pensiero e del suo metodo che sono divenuti, a ben guardare, le coordinate essenziali della filmologia contemporanea, cioè di quella tendenza a...