Visioni

L’altro volto di Freud, l’uomo della porta accanto

L’altro volto di Freud, l’uomo della porta accantoStefano Massini – foto di Filippo Manzini

A teatro Il drammaturgo e scrittore si mette in gioco come solista, sul contrappunto sonoro di Enrico Fink

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 dicembre 2022

Dopo gli intermezzi giovanili del 2008 a Brescia e Castiglioncello, e la sinfonia della maturità in 11 movimenti diretta al Piccolo nel 2018 da Federico Tiezzi, il nuovo incontro di Stefano Massini con le partiture di Freud è in solitaria. Massini si mette in proprio e gioca da solista, sul contrappunto sonoro di Enrico Fink. Con la grinta narrativa e la partecipazione emotiva che gli sono proprie, mitigate da una allegra morbidezza di fanciullo, Massini sale sul rinnovato palcoscenico della Pergola per L’interpretazione dei sogni, excursus lirico documentario fra gli scritti pubblici e privati del padre della psicanalisi. Massini ci consegna un altro Freud, di pancia più che di testa, l’uomo della porta accanto, non più e non solo condiviso coi suoi pazienti ma rimesso in liberà nel mulinello dei sogni: i nostri di spettatori, i suoi di Massini medium narrante, quelli di Freud dispensatore di fobie, incubi e intuizioni che hanno redatto, rivoluzionandola, la mappa del Novecento.

UNA SARABANDA di bagliori e sospiri, aneddoti di vita privata e cronache di analisi cliniche, un pentagramma di voci e desideri che si confondono e sovrappongo, dove Massini danza con felliniano stupore e fiabesca consapevolezza, fra pulsazioni e fratture che a loro volta si aprono e chiudono come carta assorbente nelle pieghe della nostra esistenza. C’è qualcosa di terribile e al tempo stesso di splendido nell’attimo in cui decidi di guardarti dentro, profetizza Freud. A ciascuno il suo abisso. Producono Teatro della Toscana, Stabile di Bolzano, Teatro di Roma.

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