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Laboratorio Sanremo, ma chiamatelo talent

Laboratorio Sanremo, ma chiamatelo talentun'immagine dell'edizione 2015 di Sanremo

Televisione Lavori in corso per la kermesse ligure. Stasera i sei giovani finalisti in gara all’Ariston

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 27 novembre 2015

L’unica sicurezza – o minaccia, a seconda dei punti di vista – è la presenza come «super ospite» di Laura Pausini. Stop, altro non si conferma. Anche perché Sanremo 2016, dal 9 al 13 febbraio ad animare il palco dell’Ariston e le serate acchiappa audience di Raiuno, è un cantiere ancora aperto. Sanremo giovani – che molto spesso diciamocela tutta sembrano più vecchi dei cosiddetti veterani – ha invece definito tutto, o quasi. Chi si qualificherà per la finale lo sapremo stasera in diretta sulla rete ammiraglia di viale Mazzini dove andrà in onda il talent (l’ennesimo, che bella novità) durante il quale saranno scelti i 6 ragazzi che gareggeranno con i «big» insieme ai due provenienti da Area Sanremo (anche loro presenti oggi).

A sceglierli insieme al direttore artistico saranno Giovanni Allevi, Rosita Celentano, Piero Chiambretti, Andrea Delogu, Carolina Di Domenico e Federico Russo. Ospiti dell’appuntamento gli immancabili compagni di merende di Conti, Leonardo Pieraccioni in piena promozione dell’ennesimo film a cadenza biennale, Massimo Ceccherini, Biagio Antonacci e la stellina inglese del web, la quindicenne britannica Jasmin Thompson. I dodici finalisti sono: Cecile, Francesco Guasti, Francesco Gabbiani, Ermal Meta, Marzia Stano, i Siberia, Beatrice Visconti, Valerie e Piero Romitelli, Chiara Dello Iacovo, Filippo Maria Fanti, Michael Leonardi e i Rumor.

«È un seme che potrebbe portare a un format vero e proprio – ipotizza il direttore di Raiuno Giancarlo Leone – L’idea era già nata lo scorso anno. Ci era sembrato che le audizioni dei 60 finalisti avessero un sapore televisivo. Un format di questo tipo darebbe ai sei vincitori un risultato concreto e immediato: la partecipazione al Festival». Sulla gara dei big Conti non si sbilancia troppo, ovviamente: «Come l’anno scorso abbiamo deciso di cambiare il Regolamento in corsa e di far passare i cantanti in gara da 18 a 20. Sono arrivate tante belle canzoni e anche così sarà difficile scegliere quali portare all’Ariston».

I nomi saranno resi noti domenica 13 dicembre, durante L’Arena di Giletti, stesso salotto tv scelto un anno fa. La scelta ricalca quella dello scorso febbraio con un’accentuata predilezione per il pop orecchiabile da classifica. E i numeri, va detto, danno ragione alla gestione Conti, perché dopo anni di vacche magre, il festival ha piazzato più di una hit in classifica e lanciato il «fenomeno» Il Volo.

Ma come ogni Sanremo che si rispetti, pur senza i crismi dell’ufficialità, ecco il toto- concorrenti: in testa Arisa, vincitrice nel 2013, a febbraio valletta e ora fra i papabili in gara. E poi una curiosa sfida fra i Dear Jack (parto della factory De Filippi) con il nuovo cantante Leiner, e l’ex leader «transfugo» della band milanese Alessio Bernabei. Sempre dai talent, infine, sussurri e grida per Fragola, Chiara Galiazzo Francesca Michielin e Noemi.

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