«Quando ci rendiamo conto che non c’è mai un’unica storia per nessun luogo, riconquistiamo una sorta di paradiso». Chimamanda Ngozi Adichie parte da qui, profondamente convinta che per uscire dagli stereotipi sia necessario invertire la rotta procedendo da una «centralità multipla». Ad accompagnarla, c’è l’eredità dei suoi precedessori, come Chinua Achebe e Wole Soyinka, ma anche di autrici che per prime resero l’Africa polifonica e caleidoscopica. Nata a Enugu, in Nigeria, la scrittrice di Metà di un sole giallo vive oggi a Baltimora con la sua famiglia, ma si confronta e ritrova la propria radicalità nei suoi ritorni in patria,...