Giovani con zaini in spalla camminano in un lento via via per le strade di Msida, località maltese di oltre sette mila abitanti. Sono diretti verso i cancelli dell’“Università ta’ Malta”. Ci fermiamo a parlare con un gruppo di loro: Miguel, Matthew, Samuel, Neve, Giulia e Lianne. Sono tutti iscritti alla facoltà di medicina, tranne Miguel, il più giovane (diciotto anni), che aspira a diventare psicologo. Sono seduti su delle panchine di legno al riparo dal sole. Non sono abituati a domande che riguardano la politica. Riassumono gli ultimi due mesi definendoli come una “confusione”. Le indagini sull’attentato alla giornalista...