La vestale «pentita» del neoliberismo
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La vestale «pentita» del neoliberismo

Pandemia Il Board della BCE che ora smentisce la sua Governatrice e la obbliga a un pubblico mea culpa non sembra un patetico adepto dell’omeopatia che accusa un medico di non aver somministrato una robusta dose di chemioterapia ad un malato di cancro e di averne provocato il decesso?
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 marzo 2020
In piena pandemia sanitaria si profila all’orizzonte anche una simultanea pandemia economica. La parola passa di volta in volta dai virologi agli economisti. L’accusa di numerosi fra questi ultimi è risaputa: malgoverno e incapacità culturale del ceto politico – presumibilmente schiavo di ideologie stataliste oramai datate – di aver adottato nei decenni passati delle necessarie riforme in senso neoliberale, le sole che avrebbero dovuto rigenerare un sistema considerato sull’orlo del collasso. È semplicistico e pericoloso attribuire il declino italiano prevalentemente al malgoverno e alla mancanza di riforme di stampo neoliberale. La tendenziale mediocrità del ceto politico è sotto gli occhi...
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