Non tacciono le armi turche nel nord-est della Siria nonostante la tregua concordata da Recep Tayyib Erdogan con il vice presidente Usa Pence e il Segretario di stato Pompeo. La Turchia giovedì si era impegnata a fermare la sua offensiva aerea e quella terrestre condotta dai suoi alleati, i mercenari dell’Esercito nazionale siriano (Ens), in cambio dell’arretramento di 20 miglia in territorio siriano delle unità di difesa curde, Ypg e Ypj. Ma sul terreno le cose sono andate in modo molto diverso. Ersin Çaksu un reporter dell’agenzia Anf ieri ha raccontato che Serekaniye (Ras al Ain), la fortezza della resistenza...