La tomba  in 3D di Seti I
– foto Piergiorgio Pescali
Cultura

La tomba in 3D di Seti I

Archeologia in mostra All'Antikenmuseum di Basilea sono state ricostruite con le tecnologie due delle più famose camere mortuarie della tomba KV17, la Sala delle Bellezze e la Stanza dei Pilastri. Per preservare i siti, si sperimenta la replica inl 3D
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 30 dicembre 2017
La preservazione di opere d’arte e di monumenti minacciati dal turismo di massa è uno dei temi attuali che più affligge i curatori e i direttori dei siti archeologici e dei musei. Come novelli soldati di eserciti senza armi, i turisti rappresentano un pericolo costante per la sopravvivenza delle opere d’arte non solo per il vandalismo (incisioni, scritte, furti, rotture accidentali o intenzionali di reperti, etc), ma soprattutto per le mutazioni repentine delle condizioni microclimatiche che un flusso consistente di persone apporta all’interno delle sale espositive. Umidità relativa, temperatura, radiazioni elettromagnetiche, flash delle macchine fotografiche, particelle di polvere, terriccio, sabbia...
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