Scuola

La stretta sul voto in condotta è legge

Giuseppe ValditaraGiuseppe Valditara – Ansa

Scuola La Camera ha approvato il ddl Valditara sul voto in condotta con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti. Il provvedimento è legge

Pubblicato 20 giorni faEdizione del 26 settembre 2024
  • Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà bocciati
  • Per quanto riguarda le superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica
  • Per il diploma delle superiori (maturità), si avrà il punteggio più alto solo se il voto in condotta è pari o superiore a 9

Come previsto, la camera ha dato il via libera all’ultimo tassello (finora) dallo stravolgimento della scuola pubblica in senso securitario operata dalla destra: la riforma del voto in condotta e della valutazione alla Primaria.

Il ministro all’Istruzione (e merito) Giuseppe Valditara ha disegnato il provvedimento ufficialmente per contrastare il bullismo al fine di creare una scuola che dia “valore educativo dell’umiliazione” (come da sua nota dichiarazione) ma il vero obiettivo è reprimere ogni iniziativa politica o civile degli studenti.

La riforma prevede il ritorno del voto di condotta in pagella, già dalle scuole medie, sarà riferito a tutto l’anno scolastico e valutato ai fini della Maturità.

Il nuovo sistema di valutazione prevede che gli studenti con un voto inferiore a sei in condotta siano automaticamente bocciati. Un voto di sei richiederà un compito critico in educazione civica, mentre chi non supera il punteggio di otto perderà fino a tre punti di credito scolastico, influenzando il voto di maturità.

Previste poi sospensioni dai due ai 6 giorni con attività extrascolastiche e “sociali” e sanzioni per gli atti violenti nei confronti del personale docente.

E’ stato anche introdotto il ritorno dei giudizi sintetici alla primaria, eliminato solo due anni fa, tra le critiche di pedagogisti e esperti.

Questo pacchetto legislativo è contenuto in un Ddl approvato in via definitiva dalla Camera con 154 voti a favore, 97 contrari e sette astenuti. Il ministro spera di introdurla nelle scuole a metà anno.

“Oggi si è aggiunto un altro tassello al progetto repressivo del Governo, di cui la criminalizzazione degli studenti è la base” ha commentato Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi. “Il voto in condotta diventa troppo spesso uno strumento per punire la partecipazione politica degli studenti. Ora che sarà legato ai crediti della maturità e quindi al voto finale, chi garantisce l’obiettività del giudizio e la libertà di espressione del singolo alunno?”

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