La strage di Pasquetta. La nostra ignavia è peccato
Un migrante in mare accanto alla Alan Kurdi – LaPresse
Europa

La strage di Pasquetta. La nostra ignavia è peccato

L'appello I missionari comboniani denunciano le ennesime morti in mare e chiedono di cambiare rotta rivolgendosi ai parlamenti italiano ed europeo, al governo e alla Cei
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 aprile 2020
Come missionari sentiamo l’obbligo di esternare la nostra ‘santa collera’ per la “strage di Pasquetta”, un’agghiacciante storia di naufragio di profughi in fuga dalla Libia. Solo ora, grazie ad Alarm Phone, il numero di emergenza per i migranti in difficoltà nel Mediterraneo, ne conosciamo i dettagli. Un gommone con 63 rifugiati è partito nella notte tra il 9 e il 10 aprile (Venerdì Santo!) da Garabulli, a 50 km da Tripoli, ed è andato poi in avaria in acque SAR maltesi. Alarm Phone ha subito dato l’allarme avvisando Malta, Libia, Portogallo, Italia, Germania e Frontex. Tutti hanno scelto di non...
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