Il 12 dicembre 1969, cinquantadue anni fa, è una data che racconta molto dell’Italia di fine anni Sessanta. È un Giano bifronte della storia del Paese che sintetizza le grandi spinte progressive emerse dalle lotte sociali delle classi subalterne nel corso del biennio 1968-1969 (la più grande mobilitazione operaia e sindacale della storia della Repubblica) e le recrudescenze regressive delle classi proprietarie deflagrate, in maniera anonima e non rivendicata, con la strage di Piazza Fontana e gli attentati di Roma. Il 12 dicembre il Senato votava l’approvazione in prima lettura dello Statuto dei Lavoratori (diverrà legge il 20 maggio 1970...