Degli archivisti maneggiano la pellicola che custodisce le immagini dell’invasione italiana della Libia nel 1911 – in primissimo piano le loro mani trasmettono la cura per il proprio lavoro, l’attenzione al dettaglio, ai minuscoli frammenti che custodiscono la nostra memoria. Una cura osservata da vicino da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti nel loro Guerra e pace, il nuovo film della coppia di registi presentato oggi in apertura di Filmmaker Festival sulla piattaforma di MyMovies dopo il debutto in Orizzonti alla Mostra di Venezia. L’attenzione al dettaglio ritorna spesso nel loro cinema: dalle immagini dello studioso giapponese che in Spira mirabilis...