La sorveglianza del testo, tra finzione e realtà
Riccardo Scrivano legge Leopardi
Cultura

La sorveglianza del testo, tra finzione e realtà

Ricordi La scomparsa di Riccardo Scrivano, storico e critico della letteratura, attento studioso del Cinquecento e delle forme narrative teatrali, da Ariosto a Pirandello
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 febbraio 2020
Ligure, di Alassio, dove era nato nel 1928, Riccardo Scrivano, storico e critico della letteratura italiana, è scomparso sabato scorso a Roma. Aveva insegnato nelle università di Padova e presso due atenei romani, La Sapienza e Tor Vergata. Come altri della sua generazione è stato un generalista, ovvero un tipo di studioso capace di non lasciarsi impigliare nello specialismo: ma, più dello specialista, agguerrito negli studi particolari. Nei suoi scritti ha toccato tutti i secoli della letteratura italiana, da Dante a Montale. Così si intitolava il suo corso dell’anno 1977-1978, quando, matricola, ne ascoltai le lezioni, che mi parvero soprattutto...
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