“Immanenza satura” è la potente immagine con cui recentemente Donatella Di Cesare ha offerto una lucida prospettiva di analisi filosofico-politica del regime tardo capitalista contemporaneo: quanto fonda la veloce società dell’informazione è portatore di un’idea di stagnazione, di stasi, di saturazione. Come è possibile? Di primo acchito questo può apparire come un paradosso della realtà postindustriale odierna. Se manteniamo il discorso su un piano legato alla produzione culturale, si vede che l’accelerata generazione di contenuti si configura entro un frame che si alimenta del rifiuto di effettuare tanto una auto-analisi quanto una meta-analisi che mettano in discussione ciò che determina...