Clavicembalo, sax baritono, flauto, fisarmonica. Eccoli in soli, quasi assoluti, di recente edizione. Margherita’s Miniatures (DiG) propone 24 brani di 12 autori novecenteschi, con l’esclusione di François Couperin. «Credo che il clavicembalo sia tuttora molto attuale e che il suo suono sia ancora tutto da esplorare», scrive nelle note di copertina la clavicembalista Margherita Porfido, docente emerita di piano al conservatorio di Bari, fondatrice e direttrice artistica del concorso internazionale e festival Wanda Landowska.

La strumentista è anche moglie di Pino Minafra, trombettista, e madre del pianista Livio, coinvolta da decenni nelle vicende di un’importante rassegna quale il Talos Festival. Nel tempo ha commissionato circa 40 composizioni ad autori contemporanei. Quelle di Eugenio Colombo, Fred Van Hove, Keith Tippett e Michel Godard – insieme alle Lessons for the Harpsichord di Daniel Pinkham – costituiscono il nucleo innovativo del cd, cui si aggiungono, in apertura, preziose riletture di Bartók e Satie. Nella parte finale, con tromba e didjeridoo, Rota, Pinkham, Trovesi e Couperin.

Il clavicembalo perde il suo fascino aristocratico per acquisire una nuova, a tratti sorprendente, voce contemporanea. Tra i pochi a cimentarsi con il sax baritono solo (J. Surman e M. Gustafsson) Dario Cecchini lo propone in Echoes (Caligola), recital di 36 minuti registrato alla Pieve di S. Giovanni Battista nella natìa Vicchio e di cui s’è già parlato su queste pagine la scorsa settimana.

Il leader dei Funk Off genera un avvincente flusso sonoro articolato in tre sezioni, sfruttando con ispirazione e abilità spazio e risonanze. I materiali sono in massima parte originali, spicca una toccante citazione mingusiana e l’incanto scatta.

Black Strata (Setola di Maiale) del flautista Massimo De Mattia è costituito da 21 microepisodi. Instancabile sperimentatore, virtuoso dello strumento, artista rigoroso, De Mattia pratica da anni il solo con risultati sempre eccellenti e perturbanti, che si alimentano di puro suono. Prodotto da Daniele Di Bonaventura, il fisarmonicista umbro 37enne Federico Gili si ascolta in Cantabile (Caligola), tra standard, originali e autori italiani (Ciammarughi, Zeppetella). La sua è una «strada più musicale che tecnica, più commovente che spettacolare», come scrive con acume Richard Galliano.