Capelli verdi pistacchio, corpo diafano e pallidissimo, quasi come la luna. E negli occhi una solitudine immensa: Irma saluta i suoi amici che la vanno a trovare nel piazzale dove sosta il suo carrozzone, ma non può uscire da quella casa improvvisata e nomade. Ha una coda di pesce, ma è di gomma e si indossa a piacimento, una finzione, un seriale trucco da palcoscenico. Almeno per il momento. A cercarla è Natalino con la sua bicicletta, la guarda estasiato. Lei è l’attrazione più bella di un circo famigliare che arriva ogni anno alla periferia di una città non ben...