La scuola protesta: per settembre serve nuovo reclutamento
Presidio a Montecitorio e in tante città dei sindacati: il governo ha tradito il patto firmato a palazzo Chigi, l’anno partirà male. Sinopoli (Flc Cgil): basta col Tesoro che si impone, cambiare il decreto Sostegni bis
Presidio a Montecitorio e in tante città dei sindacati: il governo ha tradito il patto firmato a palazzo Chigi, l’anno partirà male. Sinopoli (Flc Cgil): basta col Tesoro che si impone, cambiare il decreto Sostegni bis
La scuola non va in vacanza e continua a protestare contro il governo. Ieri pomeriggio presidio indetto da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Anief a Roma in piazza Montecitorio e nelle principali città italiane a sostegno delle numerose richieste di modifica al testo del decreto legge Sostegni bis, il cui iter di conversione è già avviato alla Camera.
L’OBIETTIVO È SENSIBILIZZARE il governo e i gruppi parlamentari ad approvare le necessarie correzioni e integrazioni al testo secondo le richieste che sono state avanzate in questi giorni al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e che vogliono disegnare una scuola non più precaria ma più sicura e rispettosa dei diritti di tutti. Il manifesto diffuso nei giorni scorsi riporta in sintesi le richieste delle organizzazioni promotrici, che rivendicano coerenza tra le scelte del governo e i contenuti del «Patto per la scuola al centro del Paese», sottoscritto dalle Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi il 20 maggio. «Il Patto per la Scuola – sostengono le cinque organizzazioni – riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre con l’ascolto del mondo della scuola. Bisogna cambiare profondamente le misure sul reclutamento con l’assunzione dei precari chiamati dalla prima e seconda fascia delle graduatorie delle supplenze, superare i blocchi sulla mobilità del personale ripristinando l’assegnazione provvisoria annuale, rafforzare gli organici del personale docente, educativo ed Ata, ridurre il numero di alunni per classe».
OTTIMA PARTECIPAZIONE sia a Montecitorio che nei vari presidi lungo tutta la penisola.
«È andata bene – commenta il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli – . È stato un ritorno nelle piazze importante e unitario per far partire il nuovo anno scolastico in maniera migliore di quanto si stia pensando di fare col decreto sostegni bis. Bisogna smetterla con le incursioni dell’Economia e del Tesoro sulla scuola: le forze politiche devono alzare la voce e far capire che la competenza deve tornare al ministero dell’Istruzione e alla politica», attacca Sinopoli.
«Il decreto Sostegni bis deve essere cambiato in coerenza con il Patto della scuola: bisogna coprire le 112 mila cattedre scoperte e mettere la scuola in condizione di ripartire a settembre con tutti i docenti in classe», scrive il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a supporto delle mobilitazioni.
«Chiediamo con forza la modifica del decreto Sostegni bis o altrimenti lo ritirino, è un disastro. Non ci aspettavamo questo tradimento nella giornata del Patto, che apre a grandi speranze mentre il decreto castiga la scuola nelle sue componenti», commenta Elvira Serafini che guida lo Snals al presidio di Montecitorio.
INTANTO IERI SONO ARRIVATE le dichiarazioni del commissiario Figliolo sulla partenza del prossimo anno scolastico: servirà ancora la mascherina in classe. «Ora abbiamo la possibilità di vaccinare i ragazzi dai 12 anni in su, quindi gran parte degli studenti. E non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. Quindi l’architrave del discorso scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, ma continueremo anche con il tracciamento e il diradamento», spiega il commissario. I presidi dovranno «rendere sicura la permanenza» dei bambini e dei ragazzi che sceglieranno di non vaccinarsi finché ci sono le leggi che permettono la non obbligatorietà», ammonisce Figliuolo.
«È una notizia non piacevole: molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perché non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe. Ci auguriamo che venga ridefinito o puntualizzato un piano anche perché le mascherine assegnate dall’ex commissario Arcuri erano spesso di basso livello qualitativo», commenta la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi dice di «contare molto sul tema della vaccinazione dei ragazzi» mentre la sottosegretaria Barbara Floridia ricorda che si sta lavorando per diminuire il numero di studenti per classe e che sono state prorogate le misure per dare spazi aggiuntivi.
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