La scalata «pop» dell’orfanella Becky Sharp
Televisione Dal 26 ottobre su LaF il nuovo adattamento di «Vanity Fair, la fiera delle vanità», il classico di William Makepeace Thackery
Televisione Dal 26 ottobre su LaF il nuovo adattamento di «Vanity Fair, la fiera delle vanità», il classico di William Makepeace Thackery
Di adattamenti – cinematografici e televisivi – Vanity Fair – La fiera delle vanità, il classico di William Makepeace Thackery, ne ha subiti parecchi. La ragione è presto detta: del romanzo per eccellenza della letteratura inglese del XIX secolo a emergere è la presenza di una protagonista non più tutta virtù o vizio ma calata nella realtà quotidiana in cui vale più il buon senso che un vacuo sentimentalismo. E sulla «eroina» in pizzo e merletti ma anche sulla cotè britannico in piena età napoleonica, si adagia anche il nuovo Vanity Fair che vive sui rapporti dell’ambiziosa orfanella Becky Sharp, e la sua scalata sociale, a cui presta il volto la brava Olivia Cooke (Bates Hotel, le Origini del Mare). Il costume drama dell’anno – che si concede anche una straniante colonna sonora decisamente pop e modaiola dove spiccano brani come Material Girl di Madonna e White Flag di Bishop Briggs, si avvale anche della presenza di Claudia Jessie (WPC 56, Love Sick) l’angelica Amelia: quanto Becky è ambiziosa e manipolatrice quanto l’amica è pacata, fedele e arrendevole. Girati tra Londra, il Kent e Budapest, i sette episodi della serie non deludono i fan del genere «irretiti» da sontuose ambientazioni e splendidi e coloratissimi costumi.
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