Per Sam Smith, la voce soul più bella del Regno Unito – e non solo – gestire il successo eclatante dell’album di debutto In the Lonely hour, è stato un vero incubo. Quattro Grammy award, un numero imprecisato di settimane in vetta alle classifiche, tour «sold out» e perfino un oscar portato a casa per Writing’s on the wall – il tema di Spectre, l’ultimo 007 – per sua stessa ammissione – lo avevano fatto andare – «completamente fuori di testa». Complice un provvidenziale (per una volta) problema alle corde vocali si è fermato: «E ho provato a raccogliere i...