Un tuk tuk si libra in aria intorno al palazzo abbandonato del «Turkish Restaurant», in piazza Tahrir, la sua scia è la bandiera irachena che avvolge i manifestanti. È uno dei murales apparsi in questo mese di mobilitazione popolare nelle città irachene: il protagonista indiscusso è lui, il tuk tuk. Tre ruote diventate il simbolo della rivoluzione, l’eroe della piazza, già meritevole di canzoni e graffiti. E dire che fino all’inizio di ottobre il tuk tuk era simbolo di ben altro: di povertà, di marginalizzazione. Lontanissimo dallo standard dei taxi «veri», quelli che la classe bassa non può mica permettersi....