Anche la riabilitazione neuromotoria della società si stampa in 3D
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Anche la riabilitazione neuromotoria della società si stampa in 3D

Maker Faire Storia di Riprendo@Home, progetto di ricerca italiano. La macchina che abbatte i costi sanitari e psicologici è una "win win situation". Ma cosa c’entra la fisioterapia con le bambole che camminano da sole e gli amplificatori a contatto?
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 ottobre 2014
All’interno del Maker Faire newyorchese c’è lo stand di Riprendo@Home, un progetto di ricerca regionale finanziato nell’ambito dell’Accordo Quadro tra Regione Lombardia e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Il progetto sviluppa una piattaforma integrata e personalizzabile per la riabilitazione neuromotoria post-ictus, possibile a domicilio e realizzata a basso costo in quanto creata con i micro processori open source e pezzi composti con le stampanti 3D. «L’importanza della riabilitazione è enorme e ormai assodata – dice Matteo Malosio, ricercatore e parte del Consiglio internazionale delle ricerche – Nei primi due tre mesi è fondamentale ma una volta si pensava che...
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