L’Ambasciata di Palestina comunica che il Tribunale di Roma, come risultato del lavoro continuo anche delle comunità palestinesi, ha accolto il ricorso per chiedere un’ulteriore rettifica alla Rai dell’affermazione secondo cui Gerusalemme sarebbe la capitale di Israele. Durante la trasmissione di “L’Eredità” andata in onda il 21 maggio 2020, infatti, quando una concorrente ha risposto alla domanda su quale fosse la capitale di Israele sostenendo giustamente che fosse Tel Aviv, il conduttore Flavio Insinna ha considerato la risposta errata, specificando che quella corretta fosse Gerusalemme.

Diverse sono state le reazioni alla vicenda tra le comunità palestinesi, le associazioni per i diritti dei palestinesi e l’Ambasciata di Palestina la quale ha provveduto ad inviare una lettera con richiesta di rettifica all’emittente pubblica per correggere, di fronte al grande pubblico cui il programma è rivolto, una distorsione della realtà che viola tutte le risoluzioni del diritto internazionale e le decisioni delle Nazioni Unite.

Pertanto, il 5 giugno 2020, in apertura dell’edizione, il conduttore Insinna è intervenuto precisando che la trasmissione si sarebbe trovata al “centro di una controversia” e che non volendo entrare in merito ad una disputa così delicata, ai fini del gioco consideravano la domanda nulla. Un’insoddisfacente e insufficiente precisazione nonché fuorviante in quanto non esiste “controversia” alcuna ai sensi del diritto internazionale in merito allo status dì Gerusalemme.

Ciò ha portato gli avvocati rappresentanti delle parti ricorrenti a rivolgersi al Tribunale di Roma per “chiarire in particolare che la comunità internazionale non riconosce Gerusalemme quale capitale dello stato di Israele e che sotto questo profilo la questione non presenta i margini di incertezza e opinabilità”, come riporta l’ordinanza, che traspaiono invece dalla rettifica diramata dalla Rai.

“Dare per assodato che la città di Gerusalemme sia la capitale dello Stato di Israele, come avvenuto nel corso del telequiz del 21 maggio 2020, concreta la diffusione di una informazione errata” che asseconda l’annessione unilaterale di Gerusalemme Est da parte di Israele, una violazione del diritto internazionale condannata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diverse Risoluzioni che attribuiscono questa parte della città allo Stato di Palestina.

E così è riconosciuto dall’ONU, dal Vaticano, da 138 Paesi e diversi parlamenti, vi compreso quello italiano. Con “accoglimento totale” il Tribunale di Roma ha pertanto ordinato alla Rai di presentare un’ulteriore rettifica, nella prossima puntata di “L’Eredità”, in cui si dichiari che “il diritto internazionale non riconosce Gerusalemme quale capitale dello Stato di Israele”.