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La Rada di Kiev approva il taglio del debito. «Non sarà l’ultimo»

La Rada di Kiev approva il taglio del debito. «Non sarà l’ultimo»

Ucraina Bando di tre anni di Kiev per Berlusconi

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 18 settembre 2015

Atene non è Kiev, si era detto. Il taglio del debito è ora un fatto compiuto, dopo l’approvazione della Rada ucraina. Secondo il premier Arseni Yatseniuk «probabilmente non sarà l’ultimo». Gli ha fatto eco il ministro delle finanze, Natalie Jaresko che ha gestito tutta la lunga contrattazione con i creditori, esclusi i russi che hanno un credito di tre milioni con Kiev, ipotizzando una nuova ristrutturazione in caso di peggioramento della situazione, ad esempio nel Donbass.

Oggi i deputati hanno sostenuto anche la revisione del bilancio 2015 aumentando gli standard sociali di circa il 13% dal primo settembre anziché dal primo dicembre.

Nel frattempo l’Osce ha chiesto al presidente ucraino Petro Poroshenko di escludere i giornalisti dalla lista delle persone bandite per un anno dal Paese. «Introdurre restrizioni troppo forti che limitano il libero movimento dei giornalisti non è la via per garantire la sicurezza», ha dichiarato Dunja Mijatovic, rappresentante Osce per la libertà dei media.

«Chiedo al presidente Poroshenko di emendare il suo decreto e di escludere i giornalisti», ha aggiunto.

Ieri Kiev, inoltre, ha introdotto un bando di tre anni all’ingresso nel paese di Silvio Berlusconi «per proteggere gli interessi della sicurezza nazionale» in seguito alla visita dell’ex premier italiano in Crimea insieme al presidente russo Vladimir Putin, la scorsa settimana.

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