La psiche senza frontiere
Léonor Fini, «La sfinge Amalbourga», 1942
Cultura

La psiche senza frontiere

Fantasie migranti Un dialogo con Marie Rose Moro, psicoanalista e psichiatra, consulente di Médecins sans Frontières nelle zone di guerra. Attirata dalla vulnerabilità e dai bisogni specifici dei figli dei migranti, ha ideato servizi di consultazione transculturale
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 30 novembre 2013
Nata a Salamanca e immigrata a pochi mesi in Francia, Marie Rose Moro ha mantenuto nella sua formazione e nella vita professionale il legame con le sue origini altre, mettendo insieme studi di filosofia e di medicina, e un’identità di psichiatra infantile e di psicoanalista. Allieva di Serge Lebovici per la psicoanalisi infantile, attraverso Tobie Nathan è entrata in contatto con l’etnopsicoanalisi, disciplina nata dall’incontro fra psicoanalisi ed etnologia e centrata sul metodo complementarista, che il suo fondatore George Devereux ha introdotto per studiare fenomeni complessi, oscillando fra gli strumenti epistemologici di discipline diverse come la psicoanalisi e l’antropologia. Attirata...
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